La Nuova Campagna al Femminile di Crieri
Portano un messaggio positivo di rinascita le immagini della nuova campagna di Crieri: “/fem·mi·nì·le/”. Un progetto realizzato in collaborazione con l’artista Anna Chiara Gianuzzi
03 APRILE 2023
La commistione di diverse espressioni artistiche da spesso vita a progetti ricchi di valore, tanto estetico quanto intrinseco. Ce lo dimostra la nuova campagna firmata Crieri, “/fem·mi·nì·le/”, che introduce un approccio creativo fuori dagli schemi e un nuovo punto di vista nel racconto della gioielleria. Un progetto innovativo in cui la maison valenzana ha deciso di esprimersi attraverso il linguaggio dell’arte, affidandosi alla sensibilità della fotografa Anna Chiara Gianuzzi.
La tecnica del collage, proposta e realizzata dall’artista, ha dato vita alla creazione di una storia per immagini che vede protagonisti i gioielli delle collezioni Firmamento e Glicine. L’ispirazione del concept arriva da un lavoro di Anna Chiara Gianuzzi dal titolo emblematico “Impersonale”: una serie di collage fotografati in cui le mani rappresentano “l’elemento” che contribuisce a ricostruire corpi femminili portando con sé un messaggio positivo di rinascita.
«La nostra nuova campagna /fem·mi·nì·le/ è nata dall’incontro tra due sensibilità, la nostra e quella di Anna Chiara ed ha preso forma in maniera naturale e anticonvenzionale. Sin da subito c’è stata una profonda comprensione con l’artista. Non abbiamo imposto limiti né confini alla creatività, ci siamo affidati completamente a lei. La nostra idea era quella di lasciare spazio ad un approccio distante dai canoni classici del settore e introdurre una modalità che ci permettesse di spiccare nel panorama della gioielleria, anche stimolando il dibattito», ha commentato Michela Saracino, Sales and Marketing Manager di Crieri.
La fotografa Anna Chiara Gianuzzi si racconta tra sogni, fotografia e arte
Corriere della Sera – laLettura
03 APRILE 2023
Com’è nata la tua passione per la fotografia?
La passione per la fotografia credo di averla ereditata da mio padre, perché lui era il classico padre che quando andavamo in vacanza faceva molte foto e molti video, ovviamente a livello amatoriale. Credo che sia stato lui a trasmettermi la passione per l’immagine e anche un certo spirito di osservazione delle cose. Mio papà è mancato molto giovane e mi piace l’idea di aver portato avanti questa sua passione, anche se lui non ha potuto vedere che ho realizzato questo sogno.
Quando vedevi tuo papà con la macchina fotografica eri interessata? Ti consentiva di usarla o ne era geloso?
Ero molto interessata e lui ha scelto di stimolarmi e coinvolgermi: una volta, quando stavo per partire per una piccola vacanza con un’amica, mi ha fatto trovare sul sedile dell’auto una macchina fotografica e da lì me ne sono innamorata.
Quindi già da piccola ti immaginavi come fotografa?
Sicuramente ero molto attratta dalle immagini, per questo motivo ho scelto una scuola che proponeva materie di comunicazione, come cinema, fotografia, grafica pubblicitaria, ecc… Frequentando la scuola ho poi capito che la mia strada era quella della fotografia: da quando avevo 15 anni non ho più avuto dubbi su questo.
Se ti chiedo cosa significa per te fotografare o come ti senti quando hai tra le mani una macchina fotografica, cosa mi rispondi?
Per me è molto facile rispondere a questa domanda, quando ho in mano una macchina fotografica non guardo mai l’orologio, sia che si tratti di lavoro o che fosse per studio anni fa. Quando sono coinvolta in un progetto mi sento davvero “a casa”. Adesso che lavoro di più sui miei progetti personali, lo spazio e il tempo si annullano e questo mi fa pensare di essere proprio nel posto giusto per me.
Quanto tempo ci hai messo a realizzare questa campagna?
È stato un lavoro lungo e impegnativo poiché il processo per giungere alle immagini finali è stato laborioso. Ho fotografato tutti i gioielli che sarebbero stati protagonisti della campagna curando bene le luci e le posizioni. Queste foto sono state stampate,ritagliate e in seguito usate per creare una composizione in cui ho scelto di inserire una serie di mani ritagliate da riviste e libri. Le mani hanno assunto nella composizione un ruolo fondamentale, sono diventate parte centrale del messaggio della campagna. Le composizioni realizzate sono state a loro volta rifotografate per giungere al risultato finale. Non è solo fotografia, ma un lavoro artigianale e manuale che si avvicina molto al concetto di creazione, come la creazione di un gioiello. È stato bello.
Oltre alla riconoscibilità, qual è un altro valore aggiunto di questo tuo approccio creativo?
Personalmente così come fatto con Crieri, mi muovo partendo da un punto di vista neutro, libero. Quando sono coinvolta in un progetto, cerco di fare uno sforzo e di cercare la soluzione dentro di me, senza attingere altrove, al fine di realizzare qualcosa che sia il più originale possibile. Ogni volta in cui mi trovo di fronte a un progetto nuovo c’è sempre quel momento in cui vedo il foglio bianco e temo che l’idea non arrivi, ma trovo che anche questo step sia emozionante, perché fa parte del percorso che poi porta al risultato.
Quando si realizza una campagna c’è molto altro oltre allo scatto fotografico?
Sì, molto altro. Ci vuole la pazienza di non forzare la nascita di un’idea, un po’ come succede in natura quando si pianta un seme.
Qual è la foto che hai scattato e che per te ha un valore inestimabile? C’è una foto a cui sei molto legata, la tua foto preferita?
È la fotografia che è stata pubblicata sulla copertina de La Lettura, allegato culturale del Corriere della Sera. Come tanti fotografi ho sempre fatto degli scatti di ricerca personale senza pensare a priori di destinarli a “nessuno” ma solo per esprimere me stessa. Vedere la mia foto sulla copertina è stata una emozione talmente grande che mi sono commossa ed ho pianto. . L’immagine è un lavoro di collage e fotografia nato dall’esigenza di far uscire emozioni personali, è una foto che fa parte di una serie in cui ho utilizzato immagini di fiori associate al corpo femminile.
A questo punto definirti fotografa mi sembra riduttivo. Tu come ti definiresti?
Io mi definirei un’artista, anche se come parola non la amo molto. Io cerco di coltivare la bellezza in tutto quello che faccio, dalla casa al giardino, al lavoro.
Oltre alla fotografia e all’arte cos’altro ti appassiona?
Dopo il momento del lockdown ho scoperto che mi appassiona ascoltare le storie delle persone estranee stando seduta sulle panchine dei giardini. Per me è diventato uno stimolo irrinunciabile oltre che un arricchimento personale.
Hai mai pensato di scrivere un libro?
Non credo, perché non sono brava con la scrittura. Però quando ero bambina volevo fare la giornalista per raccontare le storie degli altri. Mi appassionano le vite delle persone.
Non hai mai pensato di fotografare le persone mentre ti raccontano la loro vita o mentre ti parlano delle loro storie?
Forse lo farò, ma in questo momento mi piace ascoltare. Fotografarle significherebbe metterci del mio per raccontarle;
Hai dei progetti futuri di cui vuoi parlarci?
In questo momento ho dei grandi sogni che vorrei realizzare. Voglio mettermi in discussione, mettermi alla prova. Se dovessi realizzarli ve lo farò sapere!
La Nuova Campagna al Femminile di Crieri
Portano un messaggio positivo di rinascita le immagini della nuova campagna di Crieri: “/fem·mi·nì·le/”. Un progetto realizzato in collaborazione con l’artista Anna Chiara Gianuzzi
03 APRILE 2023
La commistione di diverse espressioni artistiche da spesso vita a progetti ricchi di valore, tanto estetico quanto intrinseco. Ce lo dimostra la nuova campagna firmata Crieri, “/fem·mi·nì·le/”, che introduce un approccio creativo fuori dagli schemi e un nuovo punto di vista nel racconto della gioielleria. Un progetto innovativo in cui la maison valenzana ha deciso di esprimersi attraverso il linguaggio dell’arte, affidandosi alla sensibilità della fotografa Anna Chiara Gianuzzi.
La tecnica del collage, proposta e realizzata dall’artista, ha dato vita alla creazione di una storia per immagini che vede protagonisti i gioielli delle collezioni Firmamento e Glicine. L’ispirazione del concept arriva da un lavoro di Anna Chiara Gianuzzi dal titolo emblematico “Impersonale”: una serie di collage fotografati in cui le mani rappresentano “l’elemento” che contribuisce a ricostruire corpi femminili portando con sé un messaggio positivo di rinascita.
«La nostra nuova campagna /fem·mi·nì·le/ è nata dall’incontro tra due sensibilità, la nostra e quella di Anna Chiara ed ha preso forma in maniera naturale e anticonvenzionale. Sin da subito c’è stata una profonda comprensione con l’artista. Non abbiamo imposto limiti né confini alla creatività, ci siamo affidati completamente a lei. La nostra idea era quella di lasciare spazio ad un approccio distante dai canoni classici del settore e introdurre una modalità che ci permettesse di spiccare nel panorama della gioielleria, anche stimolando il dibattito», ha commentato Michela Saracino, Sales and Marketing Manager di Crieri.
Portada de artista – Anna Chiara Gianuzzi
El Mundo – laLectura
29 LUGLIO 2022
Victor Hugo, el padre del romanticismo francés, afirma en uno de sus storismos: “Si Dios no hubiera hecho a la mujer, no habría hecho a la flor”. Estas palabras – un poco desvaídas y llenas de inspiración decimonónica-combinan paradójicamente bien con la obra de Anna Chiara Gianuzzi (Milán, 1973), que ha creado una obra para ‘La Lectura’ en la que yuxtapone un ramo de lirios rojos y el cuerpo desnudo de una mujer.
¿Un himno a una visión idealiza-da? Al contrario: como artista y mujer, con agudeza y espíritu provocador, Anna Chiara Gianuzzi reflexiona sobre la condición femenina, sobre el uso muchas veces instrumental del cuerpo, sobre el concepto de deseo.
Finalmente también sobre la mitología aún viva de un amor sublimado y romántico que contrasta con los comportamientos sociales y la búsqueda de una belleza cada vez más codificada.
Anna Chiara Gianuzzi es una cazadora de imágenes: dibuja fotografías del mundo de la prensa y las redes sociales, las elige, las amplía, las recorta y las hace suyas en ‘collage’ para una investigación sobre el sistema de comunicación contemporáneo, sobre el sentido de la representación, sobre la conciencia de ver. Y de ser.
Por Gianluigi Colin
Donna di Fiori
Corriere della Sera – laLettura
24 LUGLIO 2022
Victor Hugo, da padre del Romanticismo francese, afferma in un suo aforisma: «Se Dio
non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto neppure il fiore».
Queste parole un po’ svenevoli e cariche d’ispirazione ottocentesca, per contrasto, paradossalmente bene si accostano all’opera di Anna Chiara Gianuzzi (Milano, 1973) che ha realizzato per «la Lettura» un lavoro nel quale accosta, appunto, un mazzo di peonie e il corpo nudo di una donna. Un inno a una visione idealizzata? No, al contrario, da artista e da donna, con acutezza e spirito provocatorio, Anna
Chiara Gianuzzi riflette sulla condizione femminile, sull’uso spesso strumentale del corpo, sul concetto di desiderio.
Infine, anche sulla mitologia ancora viva di un amore sublimato e romantico che contrasta con i comportamenti sociali e la ricerca di una bellezza sempre più codificata. Anna Chiara Gianuzzi è una cacciatrice di immagini: attinge fotografie dal mondo della stampa,
dai libri, dai social, le sceglie, le ingrandisce, le ritaglia. Infine, le fa sue in scatti fotografici per una indagine sul sistema della comunicazione contemporanea, sul senso della rappresentazione, sulla coscienza del vedere. E dell’essere.
Gianluigi Colin
Crieri: la nuova campagna di comunicazione esce fuori dagli schemi
Chi è chi – Crisalide Press
31 MARZO 2022
Crieri, brand di gioielleria di Valenza, lancia un’inedita campagna di comunicazione intitolata “/fem·mi·nì·le/”, che introduce un approccio creativo fuori dagli schemi e un nuovo punto di vista nel racconto della gioielleria. La Maison, in questo innovativo progetto – affidato alla sensibilità della fotografa Anna Chiara Gianuzzi – si esprime attraverso il linguaggio dell’arte.
La tecnica del collage, proposto e realizzato dall’artista, ha dato vita alla creazione di una storia per immagini che sarà oggetto della campagna pubblicitaria e dei contenuti dei Social Network del brand.
Protagonisti degli scatti sono i gioielli delle collezioni Firmamento e Glicine, due modalità di espressione di Crieri tra le più significative. Questo concept verrà esteso nel medio termine a tutte le forme di comunicazione della Maison.
Crieri, in collaborazione con la casa d’aste Faraone, offrirà per la vendita all’incanto una selezione delle stampe originali esposte. Il ricavato sarà devoluto all’associazione Me.Dea, ente impegnato in attività di solidarietà sociale contro ogni forma di violenza.
Vedi l’articolo sul sito Chi è Chi